Revocatoria fallimentare

La vendita di un immobile può considerarsi lesiva delle ragioni dei creditori?

Con l'ordinanza 13 settembre 2023, n. 26415, la Corte di Cassazione ha ribadito il principio secondo cui "il sale and lease back è un contratto inteso a soddisfare la specifica esigenza di potenziare i fattori produttivi di natura finanziaria ottenendo immediatezza liquidità, mediante l'alienazione di un suo bene strumentale - e quindi, di norma, funzionale da un determinato assetto produttivo e pertanto non agevolmente collocabile sul mercato, e dunque un contratto almeno idealmente inteso a sostenere l'attività d'impresa, piuttosto che depauperarla".

La curatela fallimentare, nel caso in esame, riteneva che la vendita, da parte della SRL successivamente dichiarata fallita, di un capannone fosse da ritenersi atto in frode ai creditori. Il Tribunale e la Corte d'Appello accoglievano la domanda revocatoria. La Corte di Cassazione ha peraltro rilevato come nella fattispecie il Giudice di secondo grado non avesse motivato la propria sentenza in modo adeguato dato che difettava dell'esposizione dell'iter logico-giuridico sulla cui scorta ritenere che la vendita del capannone fosse lesiva delle ragioni dei creditori. A titolo di esempio, il Giudice d'Appello - rileva la Corte di Cassazione - non aveva precisato se i crediti fossero sorti prima o dopo la stipula del contratto di sale and lease back. 

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